giovedì 29 dicembre 2011

Lo spread va giù, lo spread va su


I mercati non possono dormire sonni tranquilli, tanto meno i nostri. Nonostante le manovre lacrime e sangue, le borse in leggera ripresa e le svendite di Btp, lo "spread-tiranno" chiude a quota 520 (517 per essere precisi, ma siamo lì) superando il record di ieri e anche dei giorni precedenti. E' come se al malato non venisse concessa la tranquillità necessaria a beneficiare della cura (che godimento poi) che gli viene somministrata.
Non a caso il premier Monti ha sorvolato su quello che potrebbe considerarsi la tolleranza massima di differenziale dal Bund tedesco. Aprendo così le porte al Fondo monetario internazionale e al commissariamento. Tanto rumore per nulla la crisi di governo? Più che altro continuo a chiedermi se sia giusto usare come metro di paragone un titolo che appartiene ad un'economia che nessuno nega sia più affidabile della nostra, ma è pur sempre inserita in un contesto che non vale per l'intera Eurozona, specie dei paesi mediterranei. Ma dell'Europa vogliamo fare una federazione o un'annessione?

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