martedì 8 maggio 2012

Il Grillo parlante


In queste ore gli esperti si stanno ingegnando in ogni modo per spiegare i risultati delle amministrative, o meglio l'avanzata del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo (nella foto ritratto con Castiglion, sindaco di Sarego (VI), il primo eletto con questa carica nella storia del suo giovane partito). Che ciò sia corollario della più ampia crisi politica europea, un sintomo della sfiducia verso le istituzioni o semplicemente una forza che ha riempito il vuoto lasciato da una Lega un tempo ugualmente antisistema e adesso troppo lorda di volontà di potenza, il segnale che mandano queste elezioni è forte e i vegliardi della politica farebbero bene a rifletterci.
Mettendo da parte l'essere d'accordo o meno con le loro idee, anche se i dubbi sarebbero più da orientare all'effettiva azione di governo, il merito dei grillini è quello di aver reinventato la partecipazione in un'era come quella del porcellum dove il rapporto tra rappresentanti e rappresentati non è mai stato così allentato. E da qui a percepire chi siede in Parlamento preoccuparsi solamente dei fatti propri il passo è breve, anzi brevissimo.
Le prossime elezioni politiche ci diranno se il fenomeno è solo figlio del momento o se l'avventura del comico genovese avrà le carte per proseguire. Nel frattempo è meglio evitare esercizi di presunzione come ha fatto il Presidente Napolitano o la casta che bolla come provincialismo ogni critica rivolta al suo Olimpo rischia di trovarsi gatte ben più ingestibili da pelare...

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