mercoledì 15 agosto 2012

Severus Piton: un po' di Tim Burton anche nella saga di Harry Potter

« Aveva gli occhi neri come quelli di Hagrid, ma del tutto privi del suo calore. Erano gelidi e vuoti, e facevano pensare a due tunnel immersi nel buio. » J.K.Rowling.

Che la delineazione Burtoniana del personaggio emarginato e solitario abbia influenzato la rappresentazione cinematografica di Severus Piton nella saga di Harry Potter?

Nella rappresentazione filmica dei libri della Rowling l'ambiguo quanto solitario professor Piton è certamente la personalità forse più interessante dell'intera storia. Emarginato, austero quanto incompreso, presenta certamente tratti in comune con tutti i personaggi Burtoniani (soprattutto Edward mani di forbice). Come questo personaggio, infatti, Severus nasconde una grande sensibilità, una personalità capace di provare forti sentimenti nascondendo (per necessità e non per convenzione)un animo nobile e genenroso.

Un personaggio che solo apparentemente risulta non espressionista, nell'accezione si intende l'apparente mancanza di sentimenti; l'oggettività con cui il personaggio sembra relazionarsi sono solo un'illusione, una costruzione obbligata per non rivelare la verità: la vastità del suo mondo interiore in cui esiste ed è concepito l'amore. Insomma un Edward più moderno ma ugualmente isolato e sfaccettato prigioniero anch'esso delle tenebre. A differenza però del personaggio Burtoniano non è isolato da una società che non lo comprende ma che, in questo caso, lo costringe al silenzio per pura sopravvivenza.

Un anti-eroe alienato e sofferente che vive la sua interiorità in modo "diverso". Tim Burton avrà sicuramente apprezzato la relaizzazione cinematografica del "suo" più tipico personaggio il quale, in ultima analisi, proprio perchè non di sua totale invenzione, è stato "ripulito" di tutti gli eccessi creativi che a volte caratterizzano il lavoro del regista di Burbank, dando vita ad un effetto più efficace nel comunicare un concetto anticonvenzionale, contro ogni forma di noiosa standardizzazione. Severus Piton è dunque la forma più convenzionale del "diverso" Burtoniano, più sobrio ma ugualmente oscuro ed affascinante. (Nota simpatica delle foto: la straordinaria somiglianza tra i due).

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