giovedì 25 ottobre 2012

Impenetrabile Kim


A quasi un anno dalla scomparsa di Kim Jong-il sembra che l'ultimo regno comunista abbia retto bene il colpo. Questo vale ovviamente per il regime del giovane Kim Jong-un, il quale non ha perso il controllo facendo crollare tutto come temevano alcuni analisti in piena successione. Anzi ha già preso dimestichezza con il ruolo da Caro Leader tra istantanee di marxista memoria e mogliettina cantante (o pop, ma il termine sarebbe alquanto fuori luogo) che i media hanno fatto uscire con perfetto tempismo nonostante si vociferi fossero sposati con prole da già due anni.
Delle cartoline appunto che scelgono quello che si vuole far vedere del proprio paese. E a parte queste cartoline ben poco si riesce a decifrare sulle reali intenzioni del governo nordcoreano. Le minacce alla controparte meridionale per il momento hanno abbassato il tiro, limitandosi a sporadici sconfinamenti nelle acque territoriali a cui Seoul risponde con un'irrigidimento del proprio sistema di difesa ed esercitazioni congiunte come quella iniziata proprio oggi assieme all'alleato di ferro americano.
Pyongyang invece non può fare altrettanto affidamento al suo protettore, quella Cina che oltre ad essere distratta dall'imminente congresso per il rinnovo dei vertici non è più tanto accondiscendente ai capricci del fratello minore. C'è chi dice infatti che Pechino stia premendo affinché i nordcoreani abbandonino la loro tradizionale permeabilità per adottare un 'socialismo di mercato' sullo stile di Deng Xiaoping. Quale sarà la risposta di Kim Jong-un ad un momento che si annuncia cruciale per lui e il suo popolo (o sudditi a seconda dei punti di vista)? Ma con un leader che oscilla tra l'indecifrabile e lo stereotipo difficile farsene solo una vaga idea...

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