domenica 5 maggio 2013

Diario dal Mondo - XIX settimana


Ecco a voi la rassegna settimanale degli Esteri che vede questa volta come protagonisti la Siria, il Venezuela e il Regno Unito. 
La Siria è stata scelta per via di due eventi particolarmente significativi come il riconoscimento seppur tiepido del presidente Obama sull'utilizzo di armi chimiche da parte del regime di Assad e i recentissimi raid israeliani che in queste ore stanno portando la tensione tra i due paesi alle stelle. Se il dossier siriano stia giungendo o meno ad una svolta lo sapremo solo nei prossimi giorni.
Non cessa in Venezuela la lotta tra il presidente eletto Nicolas Maduro e l'opposizione guidata da Capriles che sta provocando violenze sia verbali che fisiche. Concludo con il Regno Unito in cui la politica e soprattutto i tories di David Cameron sono stati colpiti dall'avanzata degli euroscettici dell'Ukip e dall'arresto di un membro rispettato come Nigel Evans per delle accuse a dir poco infamanti. Come sempre buona lettura ;)


Lunedì 29 aprile

Continua l’agitazione in Iraq con l’ennesimo attentato contro gli sciiti che ha causato una trentina di morti e più di settanta feriti. Il premier al-Maliki spiega quest’agitazione puntando il dito contro la Siria, dove il quotidiano La Stampa ha denunciato nel frattempo la scomparsa del suo inviato Domenico Quirico.
Scandalo in Afghanistan per i fondi che la Cia avrebbe dato al presidente Karzai allo scopo di accrescere la sua influenza, ma alimentando invece la corruzione e il potere dei signori della guerra locali. Negli Stati Uniti in compenso abbiamo il primo atleta Nba, Jason Collins dei Boston Celtics, ad aver fatto coming out in questo sport.
Dall'altra parte dell’Atlantico in Repubblica ceca c’è stata un’esplosione nel centro di Praga dovuta presumibilmente ad un fatto accidentale che ha ferito una cinquantina di persone. Preoccupazione anche in Grecia, ma di stampo diverso, a causa dell’approvazione da parte del parlamento del taglio di quindicimila posti di lavoro nel settore pubblico.


Martedì 30 aprile


L’Olanda ha un nuovo Re, Willem-Alexander, che riporta un maschio Orange dopo un secolo di donne. Purtroppo in Turchia la considerazione verso quest’ultime dimostra di arrancare ancora un po’ con la controversa richiesta di vietare alle hostess della compagnia aerea Turkish Airlines di usare rossetti dai colori vivaci. Un’altra donna fa parlare in Ucraina, poiché la Corte europea dei diritti umani ha giudicato illegale il carcere preventivo a cui è sottoposta l’ex premier Yulia Tymoshenko.
In Libia gli scontri tra miliziani e governo segna un altro passo con l’accerchiamento del Parlamento di Tripoli per richiedere l’allontanamento degli ultimi seguaci di Gheddafi al potere. La guerra siriana potrebbe avvicinarsi invece ad una svolta con le dichiarazioni di Obama, che ha parlato anche della possibilità di chiudere il carcere di Guantanamo, sull’ormai certo utilizzo di armi chimiche nel Paese.
Spostandoci in Asia il tribunale di Peshawar ha vietato per sempre all’ex presidente Musharraf di candidarsi alle elezioni. Non si placa l’ira dei bengalesi per il crollo del palazzo a Dacca, con gli operai che caricano la polizia per chiedere la messa a morte del proprietario dell’edificio.


Mercoledì 1 maggio

La festa del lavoro è stata occasione di scontri in Turchia e Grecia: da una parte per il cordone di polizia che non voleva permettere la tradizionale manifestazione a piazza Taksim ad Istanbul, dall’altra migliaia di persone hanno partecipato ad uno sciopero generale di 24 ore contro l’austerity ad Atene e Salonicco.
Prosegue la battaglia tra Maduro e l’opposizione sul risultato delle presidenziali con una megarissa che ha coinvolto gli stessi deputati in Parlamento a seguito della decisione del presidente dell’Assemblea Cabello di togliere il diritto di parola a chi non riconosceva l’esito del voto. In Myanmar torna alla ribalta la questione della repressione buddhista contro i musulmani dopo la sanguinosa violenza nella città di Oakkan che ha seminato morte e distruzione.


Giovedì 2 maggio


La Corea del Nord ritorna a farsi sentire con la condanna a quindici anni di lavori forzati di un cittadino statunitense, Kenneth Bae, accusato di aver tentato di rovesciare il governo di Pyongyang. Buone notizie invece dalla Cina, dove si sarebbero vietati per legge i ricoveri forzati negli ospedali psichiatrici che un tempo venivano usati a scopi politici.
I diritti fanno progressi anche negli Stati Uniti con il Maryland che diventa il diciottesimo stato ad abolire la pena di morte, sostituita con l’ergastolo. Non si può dire lo stesso in Arabia Saudita per il piano proposto dal governo di vietare agli impiegati di sesso maschile di lavorare nei negozi destinati alle donne.
Migliora la riappacificazione tra i due Sudan come dimostra la ripresa di esportazione petrolifera dai pozzi del Sud Sudan verso i terminali nel vicino settentrionale, dove purtroppo il crollo di una miniera d’oro nel Darfur ha causato la morte di almeno sessanta persone.


Venerdì 3 maggio

Successo alle elezioni locali nel Regno Uniti degli euroscettici dell’Ukip, che con la comparsa degli euroscettici tedeschi del Afd, rafforza nei cosiddetti Paesi virtuosi il sentimento di distacco dalle istituzioni comunitarie.
La contrapposizione tra Maduro e il leader dell’opposizione Capriles arriva ad un nuovo livello, dopo che ques’ultimo ha presentato ricorso davanti al Tribunale Supremo di Giustizia contro la vittoria del rivale. Gli arcirivali statunitensi, che osservano preoccupati, hanno nel frattempo inserito una donna tra le persone più ricercate dell’Fbi, Joanne Chesimard, seguace dell’organizzazione afroamericana Black Liberation Army che si sarebbe rifugiata a Cuba.
Compare nuovamente in Tunisia, Amina, la femminista che per essersi mostrata a seno nudo si era vista recapitare diverse minacce, in particolare dagli ambienti integralisti. La Turchia dal canto suo raccoglie un’altra figura da bacchettone con la denuncia del vicepremier Arinc dell’uso smodato di bevande alcoliche da parte degli attori delle soap.
Spettacolare cattura ad opera dei talebani afghani di una trentina di poliziotti nella provincia settentrionale di Faryab. Analogo assalto nel vicino Pakistan, dove un commando in moto ha ucciso il procuratore che si occupava di indagare sull’omidicio dell'ex premier Benazir Bhutto.


Sabato 4 maggio


Si complica lo scenario siriano con un raid aereo israeliano nel Paese per impedire il rifornimento di missili destinati ad Hezbollah. Gli Stati Uniti non si sbilanciano più di tanto al riguardo, cercando di domare nello stesso momento il tremendo incendio che sta devastando il Sud della California e ha costretto migliaia di persone all’evacuazione.
Vittime eccellenti della giustizia in Cina e nel Regno Unito. Il gigante asiatico vede la rara condanna di un funzionario di alto livello, l’ex vicegovernatore dello Shandong, Huang Sheng, che dovrà scontare l’ergastolo per corruzione. Dall’altra parte del globo, il vicepresidente della Camera dei Comuni, Nigel Evans, è stato arrestato per un’accusa molto più torbida che riguarderebbe il presunto stupro di due ragazzi.
Triste rigurgito antisemita in Ungheria per la manifestazione di centinaia di persone a Budapest contro il congresso ebraico mondiale.

















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